Come l'open rate influenza la tua deliverability

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Difficoltà: Base

Se il tuo open rate è basso uno dei primi fattori a cui si tende ad additarne la causa è la deliverability, tuttavia in questi casi è molto più probabile che sia quest’ultima a risentirne a causa del basso tasso di aperture. Vediamo insieme le cause e come questi due fattori sono correlati fra loro.

In questa guida:

Open Rate e Deliverability

La deliverability è influenzata fortemente dalla tua reputazione e tra i vari fattori che vanno a costruire la tua reputazione vi è pure il tuo open rate.

Se il tuo open rate è basso quindi sarà la tua reputation a risentirne per prima e di conseguenza sarà la deliverability a essere influenzata dal tuo basso tasso di aperture e non viceversa.

Mettiamoci per un momento nei panni di un provider di posta, se questo rileva che il tuo tasso di apertura presso i suoi utenti è molto basso desume che non molte persone vogliano ricevere le tue email e di conseguenza tenderà a consegnare le tue email in spam.

Oggetto dell’ email

Quando un tuo iscritto riceve qualsiasi email il primo elemento che analizza per decidere se aprirla è il suo oggetto. Assicurati che l’oggetto delle tue email ispiri interesse e fiducia nei tuoi iscritti, inoltre questo deve seguire se possibile sempre la medesima struttura in modo da essere sempre riconoscibile dai tuoi iscritti.

L’oggetto delle tue email devono invogliare ad aprire l’email e svettare sulle altre possibili email ricevute dal tuo iscritto, tuttavia presta attenzione ai seguenti punti in quanto potresti ottenere effetti indesiderati:

  • -          Ortografia: gli errori di ortografia o di sintassi generalmente pongono il lettore in uno stato di sfiducia poiché generalmente sono associati a email di spam o phising provenienti da mittenti esteri.
  • -          Non alternare maiuscole o minuscole. L’oggetto deve essere facilmente leggibile e interpretabile.
  • -          Evita di utilizzare troppi punti esclamativi o punteggiatura in generale.
  • -          Non utilizzare termini come: sconto, offerta, gratis, vendita, hai vinto ecc. Questi sono infatti parole che fanno suonare il campanello dello spam non solo negli utenti ma anche nei provider di posta.

Invia solo agli interessati

Un utente può iscriversi a una lista per diversi motivi: ricevere una singola offerta, essere interessato alla newsletters, ricevere aggiornamenti solo su determinati prodotti, ecc.

Pensa come uno dei tuoi iscritti. Cosa si aspettava un utente quando si è iscritto? Cosa pensi tu quando ti iscrivi a una newsletter?

Inviare contenuti per esempio a contatti che sono entrati in lista per godere di una singola offerta è molto probabile che non vogliano ricevere aggiornamenti costanti, quindi avere questi contatti in una lista d’invio di newsletters può portare a disiscrizioni o cali sul tasso di apertura in quanto il loro interesse era poter godere solo di quella singola offerta in quel determinato periodo di tempo.

Un altro caso può essere basato sugli interessi dei tuoi iscritti, se per esempio la mia attività si occupa di articoli sportivi è importante inviare le giuste comunicazioni al giusto target, se a un tuo iscritto interessano articoli legati al nuoto non sarà interessato a ricevere comunicazioni su attrezzature da campeggio o da montagna. Profilare in questi casi le liste e inviare il contenuto giusto ai giusti destinatari è fondamentale per aumentare il tuo open rate.

Proteggi i tuoi form e pulisci le liste

Proteggere i tuoi form tramite iscrizioni double opt-in e captcha è fondamentale per difendere le tue liste da bot o indirizzi email generati automaticamente e dalla durata limitata. Questo genere di contatti sono generalmente facilmente riconoscibili e non aprono mai le tue email.

Inviare costantemente a questa tipologia di indirizzi email può influire notevolmente sul tuo open rate.

Ti consigliamo di pianificare periodicamente delle attività di verifica e pulizia in modo da tenere le tue liste il più possibile pulite da questo tipo di contatti.

Contatti inattivi

Nel caso di contatti reali ma inattivi puoi profilarli e inviare loro separatamente comunicazioni per cercare di ingaggiarli tramite campagne studiate con contenuti mirati, ma fintanto che rimarranno inattivi è meglio isolarli dalle tue liste principali in modo che non interferiscano con le performance delle tue liste più attive.

Riassumendo:

  • L' open rate influenza la deliverability e non viceversa.
  • L'oggetto di una email è fondamentale per aumentare l' open rate.
  • Invia i contenuti giusti alle persone giuste. Inviare a tanti non significa avere un open rate maggiore.
  • Proteggi i tuoi form per evitare che le tue liste d'invio vengano contaminate da utenti fake o bot.
  • Pulisci costantemente le tue liste dagli utenti inattivi.
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